Il Trust per le Opere d’Arte: tutela, valorizzazione e aspetti fiscali.

Nov 30, 2024 | Diritto dei Contratti, Diritto dell'Arte, News

Il trust è uno strumento giuridico di origine anglosassone, riconosciuto anche in Italia grazie alla Convenzione dell’Aja del 1985, che consente di perseguire specifiche finalità attraverso la separazione patrimoniale. La sua applicazione si rivela particolarmente utile nella gestione e protezione di opere d’arte e beni culturali, soprattutto in contesti complessi come la pianificazione successoria o la tutela di collezioni artistiche. Tuttavia, l’adozione di un trust implica anche la necessità di considerare attentamente gli aspetti fiscali che ne derivano, al fine di evitare problematiche o inefficienze.

Un trust per le opere d’arte è un istituto attraverso il quale un soggetto (il disponente) trasferisce la proprietà di una o più opere a un fiduciario (trustee), affinché queste vengano gestite per il beneficio di determinati beneficiari o per il perseguimento di uno scopo. Le opere, una volta trasferite, costituiscono un patrimonio separato, tutelato sia da eventuali rischi personali del disponente sia da quelli del trustee.

Tra le finalità del trust per le opere d’arte è possibile indicare  la tutela e conservazione (assicurare la protezione delle opere d’arte per le future generazioni, garantendone la manutenzione e la conservazione), la valorizzazione culturale (promuovere l’accesso al pubblico, organizzare mostre e eventi culturali, o collaborare con istituzioni artistiche), la pianificazione successoria (strutturare il passaggio delle opere agli eredi in modo ordinato, evitando conflitti e garantendo continuità gestionale), la protezione patrimoniale (le opere possono essere messe al riparo da creditori personali del disponente, grazie alla separazione patrimoniale), la beneficenza (destinare le opere a fondazioni o enti culturali, promuovendo l’impatto sociale dell’arte).

Quanto agli aspetti fiscali del trust per le opere d’arte, l’istituzione e la gestione di un trust comportano diverse implicazioni fiscali, che variano a seconda delle modalità di trasferimento e degli scopi del trust. Con riferimento all’imposta di donazione e successione, deve osservarsi che il trasferimento delle opere d’arte al trust è generalmente considerato un atto di attribuzione patrimoniale e, pertanto, può essere soggetto all’imposta di donazione e successione. L’aliquota varia in base al rapporto di parentela tra il disponente e i beneficiari e al valore delle opere trasferite. In Italia, sono previste le seguenti aliquote: 4% per i parenti in linea retta, con una franchigia di 1.000.000 € per beneficiario; 6% per i fratelli e sorelle, con una franchigia di 100.000 €; 6% per altri parenti fino al quarto grado, senza franchigia; 8% per soggetti non legati da vincoli di parentela.
Quanto all’imposta sul valore aggiunto (IVA), il conferimento delle opere d’arte in trust non è soggetto a IVA, poiché il trust non è un’operazione commerciale. Tuttavia, eventuali redditi derivanti dalla valorizzazione delle opere (es. prestiti a musei o mostre) potrebbero essere soggetti a tassazione. I redditi prodotti dal patrimonio artistico del trust, come proventi da esposizioni o cessioni, possono essere tassati secondo le regole applicabili al trustee o al trust stesso, a seconda della struttura adottata. Nel caso in cui le opere siano accompagnate da immobili (es. dimore storiche contenenti le opere), il trasferimento potrebbe essere soggetto a imposta di registro e catastale, applicabili secondo le aliquote ordinarie o agevolate se l’immobile è di interesse storico-artistico.

Le opere d’arte di rilevante interesse culturale possono beneficiare di specifiche esenzioni fiscali, a condizione che siano rispettati determinati vincoli, come la conservazione del bene in Italia e la sua eventuale fruizione pubblica. Grazie alla separazione patrimoniale, il trust consente una gestione mirata delle imposte, riducendo il carico fiscale complessivo rispetto ad altre forme di gestione. In caso di destinazione delle opere a scopi benefici o culturali, il trust può beneficiare di agevolazioni fiscali, come l’esenzione dall’IMU per immobili di interesse artistico. La struttura del trust può ridurre il rischio di contenziosi tra eredi e limitare i costi fiscali associati alla successione.

In ultima analisi, la creazione di un trust per le opere d’arte è una soluzione efficace per tutelare e valorizzare il patrimonio artistico, garantendo al contempo un’efficace pianificazione fiscale. Tuttavia, la complessità delle norme fiscali italiane e internazionali richiede una consulenza legale e fiscale altamente specializzata. Un approccio integrato, che coinvolga avvocati esperti in trust e fiscalisti, è essenziale per sfruttare al meglio i vantaggi offerti dal trust, assicurando al tempo stesso la conformità normativa e l’efficienza fiscale del trust.

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